martedì 31 dicembre 2013

testamento per il figlio

" voglio sia padrone d'ogni cosa, con patto che se esso piglia moglie cerchi di non impazzarsi (andare )con gente da più di sé ( che conta più di lui ).
Che non si domestichi con i suoi maggiori
Che non dia danno ai suoi vicini
Che mangi quando n'ha, e che lavori quando può
Che non pigli consigli da gente che sia andata a male
Che non si lasci medicar da medico malato
Che non si lasci cavar sangue da barbiero che gli tremi la mano
Che dia suo duere ( ciò che deve ) a tutti
Che sia vigilante nei suoi negoci
Che non s'impicci in quello che non gl'importa
Che nonché non facci mercanzia di quello che non s'intende.
E sopra il tutto ch'ei si contenti del suo stato, ne brami di più, e consideri che molte volte l'agnello va innanzi alla pecora, cioè che la morte ha la balestra in mano per tirare tanto a'i giovani quanto a'i vecchi; che se penserà a tutte queste cose, non inciamperà mai in cosa che gli possa dar danno, e farà felice ed ottimo fine."

dal testamento di b Bertoldo ( parte che riguarda il figlio )

Giulio Cesare C.

testamento

" Non mi trovando altro, poiché non ho voluto mai accettar nulla dal mio Re, il quale non ha mancato di persuadermi a prender da lui anelli, gioie, danari, vesti, cavalli ed altri ricchi presenti, perché forse con simili ricchezze non avrei mai posato e forse ancora avrei fatto mille insolenze, e fattomi odioso a tutti, come alcuni che, di bassi e vili che sono, accedono per fortuna a gradi alti e sublimi, né però con tante dignità non escon  fuora del fango del quale son impastati; io mi contento di morir povero e sapere che io non ho mai mostrato adulazione al mio Re, ma sempre consigliato fedelmente in ogni occasione ch'egli m'ha chiamato. ".

dal testamento di Bertoldo di C.C
libro pubblicato fine 1500  inizio 1600

le rondini....

"  Le rondini muoiono, amor mio, muoiono avvelenate "

" io ti abbraccio e sospiro: anche la gioia è inquinata "

"piegato sopra un fianco, spremo invano qualche dolcezza dalla lingua "

sono alcune frasi di una poesia scritta da: Ariodante Marianni

domenica 29 dicembre 2013

i ragli...

  " I ragli dei micci non arrivano al celo "

micci  = asini, persone ignoranti

un nostro detto popolare. Vuol dire che le maledizioni delle cattive persone non vengono ascoltate nemmeno dal celo.

dialetto versiliese n. 30

scepalone = rovi

sguvito  = sciolto, es. gelato sguvito o neve sguvita

lozzo = sporco

espressioni Versiliesi: c'è chi.......

" c'è chi non è e gli par d'esse, c'è chi è e un gl'importa una sega "

una frase di A. Bandelloni

= Ci sono persone che non hanno mai fatto niente e si danno un sacco d'arie mentre altre persone che hanno fatto cose importanti non hanno interesse a farsi conoscere.

 Sega in dialetto = niente, masturbarsi

sabato 28 dicembre 2013

le mani del padre

" Quante cose han stretto e buttato via quelle tue mani ormai prive di forza. Quante volte si sono strette in un pugno ed hanno detto:  NO per poi aprirsi la dove  non si poteva porre rimedio .
Erano mani grandi, forti come attrezzi da lavoro, mani scevre di carezze. "

da un mio racconto

il valore dell'uomo......

" il valore dell'uomo si misura dalle poche cose che crea non dai molti beni che accumula "

K.     Gibraim

giovedì 26 dicembre 2013

giro giro tondo

" Giro, giro tondo, caschi il mondo, caschi la terra , tutti giù per terra. Giro giro tondo il pane è cotto in forno, ho colto un mazzolin di viole, le regalo a chi le vuole, le vuole la Santina caschi in terra la più piccina. "
Questa è una filastrocca che cantano i bambini tenendosi per mano e girando.
Tutti da piccoli abbiamo fatto il girotondo. è un gioco da farsi all'aria  aperta, in un prato e quando il bambino più piccolo deve cadere è sempre divertito.

martedì 24 dicembre 2013

anche la putt..a

" anche la vecchia puttana si rifà vergine quando più nessuno la cerca "

Da un mio racconto

si nasce.....

" Si nasce caldi e si more diacci l'importante è che quando ven la morte ci trovi tutti vivi "

diacci = freddi

domenica 22 dicembre 2013

disse il sordo....

"Disse il sordo, sento un tordo, disse il guercio  io lo vedo, disse lo zoppo siemo in tre, camminiemo lo acciufferemo e disse il nudo ,io lo metto in seno"

Un'altra vecchia filastrocca

dialetto versiliese n. 29

segaiolo = ragazzo magro, uno che si masturba

segata =  scherzo

foresto =   forestiero, straniero

giovedì 19 dicembre 2013

dal libro" i miei ricordi in grigio verde"

" ora potrei dire che noi avessimo perso il senso della vita: Eravamo diventati dei robot e di riporre il coraggio, la speranza e la fiducia nella nostra Breda, augurandoci che non ci venissero a mancare le munizioni o che ci prendesse un colpo in pieno "

Questo scriveva Dante Mazzucchelli nei suoi quaderni ricordando lo stremo a cui erano giunti nella trincea del fronte Russo

martedì 17 dicembre 2013

un reduce dalla Russia

" Questa mia lunga storia in grigioverde ebbe inizio da recluta il giorno di S. Antonio, il 17 Gennaio 1942 a Bologna  ed ebbe termine il giorno 8 settembre 1943 a Torre del Lago, quando il generale Badoglio firmò l'armistizio col comando americano. "

Così scrive nell'ultima pagina  Dante  Mazzucchelli.
Era un mio vicino di casa che talvolta mi diceva che stava scrivendo su dei quaderni, la sua storia di soldato; uno dei pochi che erano ritornati dal fronte russo.
Poco prima che Dante morisse, suo figlio gli fece la sorpresa di pubblicare in un libro le sue memorie.Ne fece alcune copie per gli amici.
E un libro onesto di un uomo onesto che meriterebbe d'essere conosciuto, non è un romanzo di fantasia ma è la testimonianza precisa di un vissuto, con fatti, nomi e date.

domenica 15 dicembre 2013

filastrocca di Caino

" Vedo il sole, vedo la luna, vedo le stelle, vedo Caino che fa le frittelle, vedo la tavola apparecchiata, vedo Caino che fa la frittata. "

Talvolta, quando si era a corto di " fole " da raccontare ai bambini, si dicevano loro le filastrocche, alcune che  come questa  erano conosciute da tanti, altre che venivano improvvisate.
 I bambini le imparavano presto a memoria, perché erano facilitati dalla rima.

sabato 14 dicembre 2013

meglio il vino che....

  " Meglio puzzà di vino che d'olio Santo "

Questo diceva il mio nonno alla moglie quando lei gli diceva che aveva bevuto perché sentiva uscire dalla sua bocca l' odore del vino.
 Anche questo è un detto versiliese che non sento più dire da molto tempo

dialetto versiliese n. 28

tambao, tambause  = sedere

tameo  = credulone

scanziti  = spostati

mercoledì 11 dicembre 2013

a Viareggio...

" A Viareggio c'è abbondanza: acqua, rena, pinuglieri e ignoranza "


un detto delle mie parti.

Pinuglieri = aghi dei pini

martedì 10 dicembre 2013

il guadagno di bischerino....

" hai fatto il guadagno di Bischerino che bruciò i mobili per vender cenere "

bischero = persona poco furba, pene.

questo detto toscano vuol dire che hai cercato di fare dei guadagni in un modo che era evidentemente impossibile

chi ha buona.....

" chi ha buona cantina in casa non beve il vino dell'osteria "

Questo detto popolare vuol dire che quando una coppia è affiatata non si va a cercare compagnia fuori casa.

lunedì 9 dicembre 2013

dialetto versiliese n. 26

cionco = tagliato

cioncagliole  = doglie

scerpellone  = una parolaccia volgare e divertente

chi dalla vipera......

"chi dalla vipera è morso teme la lucertola "

questo detto ha il significato del post precedente


domenica 8 dicembre 2013

chi si scotta...

" chi si scotta con l'acqua calda ha paura anche di quella fredda "

Scotta = brucia

questo detto, dalle mie parti molto comune sta a significare che dopo una brutta esperienza siamo più diffidenti

D'Annunzio

" era un sudicione ed un fascista. Quando ero piccola ed abitavo a Cavi di Lavagna  la mattina presto girava sulla spiaggia a cavallo e nudo"
 
Questo diceva mia suocera parlando di D'Annunzio

venerdì 6 dicembre 2013

medici e......

" Medici e guerre spopolano le terre "

questa era una frase che mio padre ripeteva varie volte.
Non aveva fiducia nei medici ed aveva avuto un buon motivo per diffidarne.

le donne...

" le donne sono il purgatorio della vita, il paradiso del corpo, l'inferno dell'anima."

è questa una frase che ho ascoltato nelle mie zone varie volte

dialetto versiliese n. 25

tonaconi = uomini di chiesa, preti e superiori. viene usato questo termine quando si parla male del clero

puttagneri  = donnaiolo

stralenchito = molto stanco

ho chiappo un merlo......

Donne belle ho chiappo un merlo sotto l'ombra di un ontano, sempre più lo tengo in mano, sempre più diventa bello, donne belle ho chiappo un merlo.

chiappo = preso

una piccola filastrocca con doppio senso.

giovedì 5 dicembre 2013

la salute e non i soldi

" l'importante nella vita è la salute e non i soldi; perché se io ho cenato con una bella bistecca ma ho dei dolori non dormo in tutta la notte ma se io ceno con un solo piatto di patate bollite e mi sento bene, me ne dormo  fino al mattino "

Questa frase la diceva un anziano che in vita sua una bistecca non ha mai potuto mangiarla ma siccome era stato male in passato  aveva capito che non è il denaro la cosa più importante.

dialetto versiliese n. 24

  sdriglia  = pettine

cionco  = tagliato

bezzico  = becco degli uccelli, attrezzo per lavorare la terra

una bella frase

 Dicono che l'usignolo si trafigga il petto per cantare la sua canzone d'amore.
Così noi come potremo cantare altrimenti?

K. G.

mercoledì 4 dicembre 2013

detti versiliesi: la colpa è...

" la colpa è una bella donna che porta mille scudi in dote ma nessuno la vuole sposar "

Anche questo è un detto delle mie parti

dialetto versiliese n. 23

tambao = sedere

banco  = armadio

strafottitene = non te ne curare, infischiatene

lunedì 2 dicembre 2013

dialetto versiliese n. 21

gioveno-vecchio = celibe attempato

Puppera = mammella, di donna o di altro mammifero



manfero =  pene